Ideato da Giuseppe "Bepo" Šebesta intorno al 1965 e poi messo in opera tra il 1966 e il 1972, è uno dei maggiori musei italiani di tradizioni popolari. Inaugurato nel 1968, il museo ha sede nell'antica Prepositura agostiniana di San Michele all'Adige, che per secoli è stato probabilmente il sito del monachesimo germanico più a sud in Europa, poi trasformatosi, a partire dal 1874, in un importante Istituto Agrario fondato dalla Dieta tirolese di Innsbruck per il rilancio dell'agricoltura in questa parte dell'Impero. Dedichiamo volentieri buona parte della puntata a questo meraviglioso museo etnografico, che custodisce mirabilmente la cultura e le tradizioni della gente trentina. E' un vero museo dell'uomo della montagna alpina, dedicato soprattutto alla cultura materiale e alla tecnologia del sistema agrosilvopastorale tradizionale. La collezione consta di oltre 12000 pezzi, in gran parte sistemati in più di 40 sale: dall'agricoltura tradizionale, il percorso prosegue con le lavorazioni artigianali di supporto - del legno, del rame, del ferro, della ceramica e dei tessuti - per concludersi con gli aspetti legati alla socialità e all'identità locale: costumi tradizionali, riti, musica e devozione popolari. Con il Seminario Permanente di Etnografia Alpina (SPEA), e con le sue attività in campo editoriale, di ricerca e didattiche, il Museo di San Michele è diventato vero centro di cultura etnografica per l'intero arco alpino.
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