Grotta
di Castello Tesino |
Grotta di Castello Tesino
Esplorata per la prima volta nel 1927,
è attualmente l´unica grotta turistica del Trentino.
La visita guidata termina dopo 500
metri in corrispondenza del sifone terminale da cui scaturisce un
fragoroso torrente che sparisce dopo poche decine di metri tra la
roccia
Punto di partenza e arrivo: Prati
Magri, località collegata con la strada del Passo Brocon, comune di
Castello Tesino
Mezzi pubblici: Servizio Extraurbano pulman Trentino Trasporti,
linea 405 fermata "Castello Tesino" poi taxi o a piedi per 3 km
Info turistiche: Azienda per il Turismo Lagorai 0461.593322
Difficoltà: T "Turistico"
Tempo di percorrenza e dislivello:
la visita all’interno della grotta dura circa 1 ora e mezza, un
centinaio di metri di dislivello per il sentiero di avvicinamento
(circa mezz’ora)
Abbigliamento consigliato: scarponcini comodi, un berretto, una
giacca impermeabile, uno o due cambi di magliette, una piccola
scorta alimentare
Periodo consigliato: primavera / estate
Dove mangiare:
Ristorante Kapriol, Loc. Fradea Castello Tesino 0461.594126
Ristorante Alpina, Castello Tesino 0461.594127
Ristorante Pizzeria Da Pezza, Castello Tesino 0461.594363
Ristorante Canterbury, Castello Tesino 0461.594383
Cartina consigliata: 621 Kompass "Valsugana - Tesino", sentiero
n°388
Da non perdere: dopo la visita alla grotta, un momento di relax al
parco "La Cascatella"
Consigli: non è consigliato per chi soffre di claustrofobia.
** La grotta è visitabile solo con guida, le visite sono guidate e a
pagamento, l’età minima per accedere alla grotta è di 6 anni, per
prenotazioni contattare APT Valsugana – Ufficio di Castello Tesino,
tel. 0461 593322 –
castellotesino@valsugana.info
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Dettaglio del percorso
Serpeggiando all'interno della montagna per circa quattrocento
metri, la Grotta di Castello Tesino è una cavità di natura carsica
caratterizzata da gallerie, arabeschi, stalattiti e stalagmiti
formatisi nel corso dei millenni. La temperatura costante,
l'altissima umidità e la possibilità di nutrimento legate alla
presenza di acqua, sono condizioni favorevoli ad una ricca flora e
fauna sotterranee.
La grotta reca in vari punti strani segni incavati nelle pareti
attribuiti all'Ursus Speleus Ros, l'orso delle caverne,
contemporaneo all'uomo preistorico del Quaternario. In Trentino se
ne hanno solo frammentari resti fossili e la grotta di Castello
Tesino rimane a tutt'oggi l'unica caverna che conserva queste rare e
preziose tracce.
Scoperta casualmente nel 1926 da Bortolo Da Rugna, impegnato in
rilievi sulle cavità naturali lungo il vicino torrente Senaiga, la
grotta di Castello Tesino è ancora localmente conosciuta con il nome
di "Bus de la Lora": in dialetto trentino e lamonese, "lora"
significa imbuto e infatti, nei periodi di piena, la grotta ingoia
le acque del torrente, producendo il rumore sordo di un imbuto
gigante.
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